Come coltivare gli zucchini?

Semina, concimazione, raccolto. Giugno è il mese giusto per iniziare

Come coltivare gli zucchini? Giugno è il mese adatto per mettere in campo le zucche da zucchini, piante originarie di paesi caldi con elevate esigenze termiche.

Per farli crescere, infatti, serve un clima mite, una posizione soleggiata e insieme aerata.

Zucche da zucchini e zucche invernali

La zucca fa parte della famiglia delle cucurbitacee e, in base al frutto prodotto, può essere suddivisa in quattro categorie:

  • cucurbita maxima
  • cucurbita moscata
  • cucurbita pepo (lo zucchino)
  • cucurbita melanosperma (tipica dell’Asia dell’est)

Per semplificare, le specie di zucca si potrebbero suddividere a loro volta in due grandi famiglie:

  • le zucche da zucchini a cespuglio (Cucurbita pepo)
  • le zucche invernali rampicanti (Cucurbinata maxima e Cucurbinata moscata).

Anche le varietà di ogni singola specie sono molte; ve ne sono infatti un po’ di tutti i tipi, con diversi colori, dimensioni, forme e consistenze.

Come si coltivano le zucchine?

Tendenzialmente la coltivazione degli zucchini è semplice e generosa, purché vi sia lo spazio necessario per permettere alle piante di sviluppare il loro apparato radicale.

Si tratta, infatti, di una pianta piuttosto voluminosa.

Alla base della buona riuscita della coltivazione c’è il terreno che deve essere ben drenato, fresco, fertile, ricco di sostanza organica, lavorato in profondità fino ai 35 cm e successivamente spianato e sminuzzato in superficie.

Un occhio di riguardo va alla concimazione che può prevedere l’apporto di concimi a base di azoto, fosforo e potassio.

Semina in campo

La semina in campo delle zucche da zucchine prende il via non appena termina il periodo delle gelate tardive (cioè a giugno, a meno che non vi troviate in montagna o in zone particolarmente fredde) e si protrae per buona parte dell’estate, fino a quando la temperatura, diurna e notturna, resta sopra i 20 °C.

Le buchette in cui viene posizionato il seme distano circa un metro per le zucche a cespuglio. Generalmente in ogni buchetta sono collocati 3 semi in verticale con la parte più stretta rivolta verso il basso.

Prima di inserire i semi la buca va bagnata e, in seguito, ricoperta con terra fine e asciutta. Una volta nate, le piantine devono essere diradate e sistemate singolarmente nelle buchette a 1 metro circa l’una dall’altra.

La cura

Mentre le piante si sviluppano, si può intervenire con concimazioni e sarchiature.

Le irrigazioni devono essere abbondanti ma bisogna evitare di bagnare le foglie, per scongiurare il temuto “mal bianco”.

Le foglie in eccesso vanno rimosse così come i frutti che tendono a diventare gialli e bitorzoluti.

Anche i fiori devono essere diradati ma attenzione: è bene non eliminare tutti i fiori maschili (quelli che crescono su sottili peduncoli, non quelli attaccati alla zucchina, che sono invece femminili) perché l’impollinazione potrebbe risentirne e di conseguenza anche la produttività.

Eventuali criticità

Le criticità, anche per le cucurbitacee, purtroppo non mancano.

Acerrimi nemici dei coltivatori sono, per esempio:

  • oidio, anche detto “mal bianco”. Ricopre le foglie con una patina bianca e farinosa simile a polvere che poi si propaga nel resto della pianta causandone la morte
  • afidi delle cucurbitacee
  • zuccaiola o grillotalpa, un insetto che scava ampie gallerie nel terreno provocando danni.

Chi semina raccoglie…

A circa due mesi dalla semina inizia la raccolta e si protrae a lungo, per più settimane. Le zucchine si possono cogliere quando sta per schiudersi il fiore attaccato al frutto.

Due curiosità

  • Oggi le zucchine sono uno degli ortaggi più comuni, nonché gli ingredienti fondamentali di molti piatti tipici del Vecchio Continente eppure, fino al 1492, non erano conosciute in Europa e apparvero sulle tavole italiane solo nell’800.
  • Si dice “zucchina” o “zucchino”? La risposta è: a voi la scelta! Entrambi i termini sono corretti, derivano da “zucca” e ne sono i diminutivi. Secondo quanto riportato dall’Accademia della Crusca, sarebbe da preferire l’utilizzo del sostantivo maschile.

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